Come funziona la memoria olfattiva
L’olfatto è il diretto responsabile della memoria olfattiva. Sebbene tra tutti i sensi sia il più sottovalutato è il primo a sbloccare un ricordo. Ci avete mai fatto caso?
Tutte le volte in cui abbiamo annusato un fiore o siamo entrati in una stanza, siamo stati investititi da un odore. Questo ha attivato la nostra memoria e ci ha fatto ricordare. Abbiamo così pensato ad una persona, un’esperienza o un momento particolare della nostra vita.
Ciò accade perchè l’odore è un insieme di molecole che trasferiscono dal naso al cervello la cosiddetta informazione olfattiva.Il naso in particolare, è come un’antenna che si protende verso l’esterno per sondare il mondo. Cattura gli odori e i profumi, li registra e poi rilascia una risposta.
Cosa evoca un profumo
Come diceva Victor Hugo “Nulla sveglia un ricordo quanto un odore”.
Infatti, prima ancora di dare una risposta all’esterno, un profumo porta un’informazione. Un dato che viene utilizzato per produrre una rappresentazione interiore di ciò che c’è all’esterno del nostro corpo. Quindi è responsabile delle emozioni che vengono generate. Così facendo, può influenzare i nostri comportamenti e stati d’animo.
Insomma, un profumo è in grado di generare un sorriso, il buon umore oppure nostalgia.
Non a caso, il profumo può esercitare un potere diverso su ogni persona. In particolare, abbiamo visto come usare gli oli essenziali e come funzionano sull’apparato digerente o sistema immunitario. A seconda di ogni esigenza, gli oli essenziali che vengono applicati apportano un beneficio o rimedio. Entra così in gioco la famosa aromaterapia sottile che determina l’energia vibrazionale del profumo.
Là dove l’energia di un’essenza funge da cura o da attivatore del ricordo.
L'olfatto e la sindrome di Proust
Questo lo sapeva bene lo scrittore francese Marcel Proust. Vissuto tra il XIX e XX secoli fu il primo a parlare di esperienza olfattiva capace di generare un ricordo. Non tutti sanno, infatti, che la famosa “Sindrome di Proust” si deve proprio a lui. La sua intuizione era sopraggiunta in un pomeriggio piovoso dopo aver portato alla bocca una tazza di thé fumante accompagnato da una petit Madelein.
Da quell’assaggio, un mix di reazioni sensoriali olfattive e gustative avevano riaperto alcuni cassetti della sua memoria. Il risultato fu una piacevole sorpresa.
Come non lasciarsi travolgere allora dalla fragranza TAERRE?
La nuova essenza di Reggio Calabria che ci riporta all’immagine mentale dello Stretto e non solo. Ci riporta alla mente l’odore del mare e il profumo unico di Zagara di Bergamotto. Il nostro patrimonio di Calabria senza tempo di cui noi Calabresi andiamo fieri di indossare.
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